2017/10/06 Il Trentino ricorda i 200 anni del Catasto austriaco

Giuseppe Detomas, portando il saluto istituzionale del Trentino al convegno viennese per i 200 anni del Catasto austriaco.

"Gli amministratori e i tecnici che oggi si trovano a mantenere viva l'eredità formidabile del Catasto asburgico devono sentire tutta la responsabilità che ne consegue ed essere consapevoli dei compiti che li attendono: mantenere il Sistema Catastale ex-asburgico in modo moderno ed efficiente ma sempre nel solco della tradizione".
Il Catasto fondiario di origine austroungarica, è nato il 23 dicembre 1817 a seguito dell'emanazione della Patente Sovrana a firma di Francesco I d'Austria.

Era stato adottato anche in Trentino, come parte integrante dell'Impero e del Tirolo storico.

Il Catasto Fondiario austriaco

I territori facenti parte fino al 1918 dell'impero austro-ungarico e annessi dall'Italia, per un po' di tempo furono rette da un regime giuridico transitorio, man mano assorbito dalla normativa del Regno d'Italia. Sui territori ex-austriaci vigeva il Catasto Fondiario austriaco, regolato dalla regia patente di Francesco I d'Austria del 23 dicembre 1817 e formato fra il 1817 e il 1861.

Il sistema discendeva nei suoi principi dall'istituto delle "Landtafeln" (da "Tafel", tavola), creato nel XIII secolo e in applicazione in Slesia, Boemia e Moravia. Sottintendeva il principio che nessun diritto riguardante beni immobili potesse avere riconoscimento giuridico nell'ordinamento se non previa iscrizione nelle tavole, il che obbligava da un lato alla corretta tenuta del regime di pubblicità immobiliare e dall'altro consentiva una più incisiva azione fiscale.

Con la Patente sovrana del 22 aprile 1794 fu introdotto lo "Hauptbuch" (libro maestro) che spostava il perno delle registrazioni dal contribuente al diritto reale connesso all'immobile e dunque all'immobile stesso. Nel 1811 il sistema fu esteso a tutto il territorio dell'impero. Con le due leggi del 25 luglio 1871, Bli n. 95 e n. 96, si operò l'armonizzazione catastale nel territorio dell'impero e (col secondo provvedimento, che era una legge-quadro) si stabilì l'impianto del Libro fondiario. Per quanto riguarda i territori passati all'Italia e prima compresi nella Contea del Tirolo, fu la legge 17 marzo 1897, Blp n. 9, a regolare la materia.

L'insieme dei provvedimenti normativi regolanti la materia prende il nome di legge tavolare.

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ATLAS TYROLENSIS - 1774