LA FIGURA DI ALFONSO MANICA
Alfonso Manica spese la sua vita e il suo patrimonio per sostenere la causa autonomista della Regione Trentino – Sud Tirol. Assieme al prof. Chiocchetti e altri autonomisti di Rovereto, rischiando i rigori dell'allora ministro dell'interno Scelba e della Polizia di Stato, è riuscito a far sentire, tramite l'ambasciata austriaca e poi quella italiana di Londra, la voce del Trentino e del Sud Tirolo alla conferenza di Parigi e quindi a rafforzare la richiesta di De Gasperi di concedere alla Regione una speciale autonomia.
Nel 1946 si adoperò per convocare in segreto, tramite il conte Lodron, l'ambasciatore austriaco a Nogaredo, presenti anche alcuni esponenti della Volkspartei.
Finanziò negli anni '70 la ricostituzione della Banda folcloristica di Folgaria tuttora presente. Una figura sempre disponibile e sempre in seconda fila per la sua modestia e umiltà.
due righe tratte da: VERSI PER LA FRATELLANZA “EDELWEISS” nell’Autonomia
ritornello:
Andiamo sull’alpe, lassù dove il sole risplende
A cogliere il fiore, che è simbolo del suol Natal