due articoli di giornale del 10 febbraio del 1926 e del 24 ottobre del 1925

10 febbraio 1926
“È inaudito parlare di brutale violenze compiute dal governo fascista nell’Alto Trentino. Noi, nell’Alto Trentino facciamo una politica della italianità, noi vi vogliamo cittadini italiani
ed applichiamo le nostre leggi. Se ciò non facessimo, avremmo al confine uno Stato nello Stato...
Faremo diventare italiana quella ragione, perché è italiana (applausi),italiana geograficamente, e italiana storicamente.
Veramente, del confine del Brennero bensì può
dire che è un confine segnato dalla mano infallibile di Dio (applausi). I tedeschi, nell’Alto Adige, non rappresentano una minoranza nazionale, rappresentano un reliquato etnico...
Dei 180 mila che abbiamo in Italia, io affermo che 80.000 sono italiani diventati tedeschi (applausi). Noi cercheremo di riscattarli, di far loro ritrovare i vecchi nomi italiani ...e di renderli orgogliosi di essere i cittadini della grande patria italiana.Gli altri sono i residuati dell’invasioni barbariche...”

24 ottobre 1925

Domenica si presentava nell’osteria (Campo Sportivo, Merano) un maresciallo dei carabinieri accompagnato da un cittadino di lingua italiana di Merano. I due ordinarono in lingua italiana di due consumazioni, al che la padrona risposi in tedesco che non capiva nulla. Intervenuti dei borghesi spiegarono ad essa che i signori avevano ordinato una birra e una gazzosa. Qesta allora rivolta ai presenti disse additando il maresciallo ed l’altro signore lingua tedesca:
Cosa credono questi due “Welscher”! nel mio locale bisogna parlare esclusivamente alla lingua tedesca, perché io non sono tenuta a conoscere una lingua straniera. Come voi cari signori, non la spuntate...
Lunedì, verso le ore 17 agenti della locale questura procedettero alla chiusura del locale ritiro delle licenze. Vogliamo sperare, che hai fatto torni ad esempio a tanti altri italofobi che godono speciali concessioni governative, e anche a tutti gli altri... Alla signora Piock Maria, proprietaria della trattoria, inviamo le nostre condoglianze per infortunio capitatole, con consiglio di cambiare aria, dato che quella italiana che respira, non è certamente
andata alla sua salute...