29 novembre 1780 muore Maria Teresa d'Austria

Martin van Meytens, L'imperatrice Maria Teresa d'Austria, olio su tela, 1759, Accademia di belle arti di Vienna

Maria Teresa d'Austria nacque a Vienna il 13 maggio 1717.

In mancanza di figli maschi, il padre, l'imperatore Carlo VI d'Asburgo emanò un'apposita legge denominata "prammatica sanzione", che consentiva la possibilità di trasmettere la corona anche in linea femminile. Fu l'unica donna imperatrice della casa d'Asburgo.

Nel 1736 sposò Francesco Stefano di Lorena, dal quale ebbe sedici figli, dei quali però solo dieci diventarono adulti. Alla morte del padre, nel 1740, ereditò il trono a soli ventitré anni.

Maria Teresa si rese ben presto conto della necessità di varare importanti riforme, per rendere più moderno il suo vastissimo e multinazionale impero, che comprendeva buona parte dell'Europa centrale, dalla Lombardia al Trentino fino alla Boemia e all'Ungheria.

Nel 1774 introdusse, primo esempio in Europa, l'istruzione obbligatoria sia per i maschi che per le femmine dai sei ai dodici anni.

Istituì il catasto, che venne denominato "teresiano", al fine di censire tutte le proprietà fondiarie ed immobiliari e quindi di far pagare le imposte a tutti in proporzione al reddito. Tale riforma comportò un immane lavoro per molti anni, incontrò forti resistenze, soprattutto da parte dei nobili, che in tal modo si trovarono a dover contribuire in modo determinante alle spese dello stato.

Abolì la tortura, come pure la servitù della gleba, presente a quel tempo, in Boemia ed Ungheria.

Combatté contro la superstizione, proibendo i processi alle streghe, che in alcune località venivano ancora effettuati.

In campo sanitario introdusse l'obbligatorietà della redazione di documentazioni, sul tipo delle nostre cartelle cliniche, per i pazienti ricoverati negli ospedali.

Promosse l'applicazione dei primi vaccini contro il vaiolo, che a quel tempo costituiva un vero e proprio flagello per le popolazioni. Ben quattro dei suoi sedici figli morirono di questa terribile malattia. Lei stessa contrasse il vaiolo, ma la sua forte fibra le consentì di guarire, anche se le rimase il viso deturpato dalle cicatrici lasciate dalle pustole.

Nel campo culturale favorì la fondazione di biblioteche, scuole, università e associazioni, come ad esempio l'Accademia degli Agiati di Rovereto e il liceo di Ala.

E' pure di quel periodo la costruzione del teatro alla Scala di Milano. In agricoltura avviò importanti riforme e approfonditi studi per razionalizzare le coltivazioni. Risale, per esempio, a quel tempo l'introduzione del castagno in vaste zone montuose dell'attuale Trentino.

Riformò la pubblica amministrazione, accentrando alcuni poteri e abolendo molti privilegi consolidati.

Rinnovò i codici penale e civile, avvalendosi anche dei giuristi Pietro Vigilio Barbacovi di Taio e Carlo Antonio Martini di Revò.

Sotto il suo regno furono realizzate importanti opere pubbliche e infrastrutture, come ad esempio, alcuni canali navigabili in Lombardia.

Tutte le città dell'Impero ebbero un forte sviluppo architettonico.

Agevolò il settore industriale. Nel nostro territorio favorì in particolare l'industria della seta. Alla città di Ala concesse una speciale "patente" per la produzione del prezioso velluto di seta. Molti dei più prestigiosi palazzi di Ala vennero eretti in quel periodo.

Il governo di Maria Teresa sviluppò in modo determinante i commerci via mare. Trieste fu dichiarata porto franco e divenne il porto più importante dell'Impero. Durante quel periodo iniziò per la città un lungo periodo di prosperità. In ricordo dei trecento anni dalla nascita della "sovrana illuminata" a Gorizia e Trieste il 2017 è stato dichiarato "anno teresiano".

Negli anni del suo governo fiorirono anche numerosissime attività artigianali di grande qualità. Fra queste possiamo ricordare le botteghe degli orologiai Peter Hochegger e Giuseppe Dominici a Trento in via Oriola. La parola "Oriola" deriva infatti da "oriolo", antica denominazione di orologio. A Rovereto esisteva invece la bottega di Giuseppe Hennel in piazza Rialto. A Rumo era molto attiva la bottega di Bartolomeo Antonio Bertolla, che ricevette dall'imperatrice l'incarico di costruire un complicatissimo orologio astronomico tuttora presente presso il museo della tecnica di Washington.

Incaricò il cartografo Peter Anich di Innsbruck di elaborare con i criteri tecnici più moderni una carta geografica dell'intero Tirolo storico che, all'epoca, comprendeva anche l'attuale Trentino. La carta di Anich fu impiegata fino alla prima guerra mondiale.

Maria Teresa rivolse sempre la sua intensa attività politico-amministrativa al miglioramento delle condizioni di vita dei "suoi popoli". In quel tempo sorse il mito della buona ed efficiente amministrazione asburgica.

Scelse sempre come suoi collaboratori, in ogni settore, le persone più valide ed esperte. Basti pensare al suo vero "braccio destro" il ministro Venceslao Antonio Kaunitz, come pure al grande diplomatico, il conte Carlo Firmian di Mezzocorona che nominò ministro plenipotenziario, cioè "governatore" della Lombardia, oltre ai suddetti insigni giuristi Barbacovi e Martini.

Condusse una vita privata molto semplice. Si dice che in famiglia parlasse sempre in dialetto viennese. Dopo la morte del marito, avvenuta nel 1765, si presentò in pubblico in ogni occasione vestita di nero in segno di lutto e governò assieme al figlio Giuseppe Il, che proseguì nell'applicazione delle riforme e regnò dal 1780 al 1790.

Maria Teresa morì a Vienna il 29 novembre del 1780, rimpianta da gran parte della popolazione.

Guido Nesler

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