Intervento del Landeskommandant della Federazione del Welschtirol Enzo Cestari
Care Marketenderinnen, cari Schützen, cari amici.
Qui ci troviamo ad Ala l’ultima cittadina prima del vecchio confine del Tirolo storico con il Regno d’Italia. In questo palazzo, palazzo Taddei, Andreas Hofer ha passato la sua ultima notte nel suo amato Tirolo, prima di essere trasferito a Mantova dove il 20 febbraio 1810 veniva fucilato. Nella notte una stufa malfunzionante incominciò ad emettere monossido di carbonio e le due guardie presenti ed Hofer stavano per morire avvelenate. Ma Hofer si destò. In quel momento avrebbe potuto fuggire e mettersi in salvo ma preferì chiamare aiuto e salvare i suoi carcerieri. Diede la sua vita per salvare quella degli altri. E’ stato un gesto Cristiano un gesto di fede. Una fede che lo accompagnò sempre durante tutta la sua vita.
Una sua frase.
Noi ci batteremo come i cavalieri antichi e Dio e la nostra Santa Vergine ci daranno la loro protezione.
Sappiamo che i principi che regolavano i duelli dei cavalieri antichi erano la lealtà ed il rispetto dell’avversario. Erano i principi di Andreas Hofer. Anche noi dobbiamo fare nostri questi principi perché dobbiamo essere di esempio per tutti. Solo così potremo portare avanti le nostre più che legittime richieste. Una di queste è rivedere la nostra terra di nuovo unita. E’ nostro compito e dovere portare avanti e ridare vita a quel progetto di unità e conservazione delle nostre tradizioni per cui Andreas Hofer si era battuto, progetto che fu interrotto a Mantova il 20 febbraio 1810.
E ricordatevi che “l’uomo che sta sulla propria terra è il più vicino a Dio”
Un caro saluto dal Sud Tirolo di lingua romanza detto anche Welschtirol.
Statemi tutti bene.
S.H.