2019_02_09 Eccidio di Mussolente

2019_02_09 ricordo dell'eccidio di Mussolente.
Dalla relazione del Podestà di Asolo riproposta fedelmente nel bel libro di Giorgio Zoccoletto 1797, l’invasione del trevigiano, reperibile nelle biblioteche civiche della provincia di Treviso si trova una triste storia che si svolse a Mussolente Allora Mussolente e Bassano facevano capo a Treviso, e ancor oggi la chiesa conserva questa divisione del territorio. Ai primi di febbraio del 1797, francesi ed austriaci si scontrano nella Venezia e l’armata del generale Massena, in quei giorni si sta portando dalla Valsugana verso Bassano. Accade che un reparto misto di cavalleria e fanteria, arriva la mattina del 2 febbraio (all’ora terza) anche a Mussolente e incomincia a razziare nelle fattorie. Alcuni abitanti tentano di opporsi tra cui un certo Andrea Polo (di anni 48) con suo figlio Sgualdo, «gastaldi» presso la famiglia dei nobili Soderini, ma sono arrestati assieme a Francesco Guadagnin di anni 60, Giuseppe Fontana di anni 34, e Orso Baldissera [sic], di anni 33, quest’ultimo di Romano d’Ezzelino. Come si può leggere nel registro della parrocchia, ognuno di essi fu condannato dai comandanti francesi e, tutti assieme, furono trascinati sul colle di Cà Soderini e lì «moschettati». Finito il massacro, i francesi tornarono a svaligiare le case di quei poveretti e se ne andarono verso Bassano.
Un piccolo estratto della Lettera del cancelliere-pretore Vivian al podestà Zustinian Badoer 2 febbraio 1796 m. v. Un grosso corpo di Francesi della Divisione Massena, ieri retrocessa in Bassano dal Canal di Brenta, si introdusse questa mattina nel villaggio di Mussolente di questo territorio, legò cinque di quei poveri villici che, condotti sulla cima di un monte di Ca’ sederini, ivi furono moschettati, indi passando allo spoglio delle case di quelli infelici, se ne partì. Dalla riferta del Meriga di quel comune, che in copia rassegno a vostra Serenità ed a Vostre Eccellenze, l’umanità loro rileverà il tragico caso e comprenderà qual sia la lacrimevole situazione di questi sfortunati abitanti che dopo aver perduto la sostanza sacrificata in continue fazioni, vi lasciano anco miseramente la vita. Estratto dal Blog “Dalvenetoalmondo”

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